giovedì 22 novembre 2012

I finali tarocchi di Doraemon


Ciao bimbi!
Con questo articolo vorrei parlarvi di una leggenda metropolitana ancora molto in voga nonostante siano anni che circoli in giro: il finale di Doraemon.
Per molto tempo si è speculato su una possibile conclusione del manga di Fujio, addirittura sul mio video (http://www.youtube.com/watch?v=BnbWkPrI1jo) dedicato a questo personaggio trovo ancora commenti di questo tipo:
"Dario, ma è vero che nell'ultima puntata c'è tipo Nobita che è in coma e che tipo è tutto un sogno?"
Oppure:
"Il manga finisce che Doraemon si spegne e tipo Nobita lo vuole riattivare ma muore!"
O meglio ancora:
"Dariooo sei un noob!!!11!! Dorimon viene abandonato dal suo padrone perchè è kattivo e poi viene ucciso da Bonzo, il drago stronzo."
Dopo anni che sento queste cavolate ho deciso una volta per tutte di chiarire qualsiasi dubbio in merito a questo argomento, infatti a differenza di quello che in molti pensano non esiste un vero e proprio finale alla storia del gattone blu e del suo amico Nobita, l'autore infatti è morto prima di ufficializzare una delle tre conclusioni che aveva concepito appositamente per andare incontro a tutti quelli che erano cresciuti con questo fantastico personaggio.
In queste tre opzioni non c'è niente di tragico, anzi! Tutte le possibilità hanno una fine in linea con il principio e le metafore della saga: Doraemon infatti lascia Nobita dopo aver capito che egli è cresciuto.
Fujio ci avrebbe donato l'ultimo tassello che sarebbe andato ad inserirsi nel fantastico puzzle di filosofia che è stato questo anime e questo manga per moltissimi bambini in crescita, il gattone dai mille ciuski dopo averci aiutato a progredire e a capire i veri valori dell'amicizia, del gioco e dei piccoli amori ci lascia a noi stessi, perché ad un certo punto della vita tutti noi dovremmo cavarcela da soli.
Solo uno dei tre finali è stato adattato per un film d'animazione e per alcune puntate dove vediamo un Nobita cresciuto e sposato.
Quindi ragazzi, non credete a tutto ciò che leggete in giro, probabilmente i finali di cui avete sentito parlare, che avete visto di sfuggita o che magari avete letto, sono perlopiù Dojinshi (ovvero manga auto prodotti) o fan-made.
Chissà che magari Doraemon non abbia trovato una fine per uno strano scherzo del destino, è bello pensare che la storia del "gatto venuto dal futuro" sia intramontabile e soprattutto senza fine.
A mio modesto parere infatti ogni generazione giapponese e non, dovrebbe crescere con questo personaggio che ha fatto la storia.
Un bacione dal vostro amico Dario Moccia!







domenica 18 novembre 2012

Slam Dunk: questa si che è un emozione!


Ciao bimbi!

Oggi vado a parlare di un manga che molti mi hanno chiesto di osannare, ovvero "Slam Dunk" di Takehiko Inoue. Inizialmente avevo in mente di realizzare un bel video sui manga sportivi che mi sono piaciuti di più, ma ovviamente il suddetto video è andato "in lista" e quando nella mia psiche un video "va in lista" probabilmente non verrà mai realizzato, oppure si: quando avrò dei figli e i giovanotti mi chiameranno il signore dei cateteri.

Così mi sono messo di buona lena a scrivere un bel post su questo favoloso fumetto che tutti: sia gli amanti degli sportivi e non, dovrebbero avere nella propria collezione.
Arrivati a questo punto sento la voce del popolo che mi rovescia addosso le sue proteste con tono di sdegno: "Dario, perché dovremmo spendere 8 euro ad albo (7,90 per quelli che credono ancora nello scontone dei 10 centesimi) per un manga sul basket? Cosa ci guadagniamo?"
Cari miei, con questo splendido prodotto investite i vostri soldi in un'emozione continua, una sensazione irrefrenabile che verrà esaltata e portata avanti da dei cliffhanger paurosi. Ogni pagina che volterete sarà un'espressione di sorpresa sul vostro volto e letto il primo volume non potrete fare a meno di comprarli tutti per scoprirvelo e amarvelo tutto.
Perché tutto questo? Perché Slam Dunk può alternare un sorriso ad una lacrima o ad un grido di gioia?
Per tre motivi principali.
1) I personaggi 
Ogni protagonista è delineato in maniera impeccabile, ogni giocatore arricchisce il proprio bagaglio caratteriale tramite le esperienze che vive sul campo. Si evolve grazie all'allenamento e al gioco di squadra, mantenendo però le sue caratteristiche principali.
Il manga ci porta li sul campo con i nostri giocatori, il lettore diventa spettatore attivo e vive l'emozione dello sport agonistico semplicemente leggendo stando spaparanzato sul suo letto o sul suo treno di sempre mentre accanto a lui una vecchietta che puzza di naftalina si scaccola facendo il sudoku facilitato.
2) Il realismo sportivo
Molti manga sportivi hanno un grosso difetto nonostante magari siano molto carini: l'esagerazione. Un rigore dura 80 capitoli, un gancio diventa un dragone che avvitandosi sfonda il cranio dell'avversario, un'elevazione per fare muro sembra il decollo di uno shuttle. No. Proprio no. Tutto sbagliato.
A mio parere un manga sportivo deve essere molto fedele alla realtà dello sport che prende in esame, ovviamente guarnendo il tutto con gli elementi artistici e lirici che solo un fumetto può dare: scorci di uno sguardo, strategie mentali durante un'azione importante o una bella tavola a due pagine che mostra un canestro ben piazzato mentre la folla è in estasi.
Adesso però arriva il bello. Il realismo non sta solo in questi elementi, quello che mi ha colpito di più è Hanamichi, il protagonista di questo manga; non l'ho amato solo per la sua verve, per la sua comicità o per la sua schiettezza, l'ho adorato alla follia per il suo percorso. 
Hanamichi è la chiave della veridicità di questo fumetto, essendo per metà uno Shonen uno si aspetta che come al solito il protagonista che prima faceva il panettiere a Pandoiano (LI) ad un certo punto decida di entrare nel mondo del basket ed in 20 volumi diventi il campione di tutto il mondo sconfiggendo squadre piene di giocatori sfregiati, con raggi laser sparati dai capezzoli e gambe bioniche.
Non è così, il nostro protagonista sbaglia alla grande allenandosi controvoglia perché vorrebbe passare subito ad azioni più professionali, si pavoneggia a grande genio del basket in una pagina e in quella successiva lo vediamo sbattere la testa del tabellone durante un'elevazione, e poi non scordiamoci che all'inizio Hanamichi si era iscritto al club di basket della sua scuola solamente per la topa.
In più tutti i suoi "nemici", ovvero i giocatori delle squadre avversarie non sono mai esaltati come dei mostri invincibili ma anzi Inoue riesce ad avvolgerli da un'aura di mistero solamente facendoli comparire sporadicamente come spettatori di altre partite.
3) I disegni
Inoue disegna divinamente, il tratto è pulito ma riesce comunque sia paradossalmente a "sporcare" i suoi personaggi quando serve con sudore, respiri affannosi, muscoli in trazione e volti contratti dallo sforzo. L'autore sembra evolvere il proprio stile durante il racconto della storia e sui volumi finali assistiamo a dei veri e propri art books sulla pallacanestro. Inoltre non è facile alternare uno stile stupido e minimale per le scene comiche ad un tratto adulto e definito per i momenti più seri e riflessivi.
Sarà meglio chiudere il discorso o mi bruciano i sofficini.
Slam Dunk è un manga assolutamente da comprare, storia avvincente, personaggi memorabili e un disegno magistrale. In più è uno dei pochi Spokon che riesce a fare il suo lavoro descrivendo lo sport come dovrebbe essere veramente: faticoso, emozionante, competitivo e pregno di sacrifici, vittorie e delusioni.
Rasponi a du mani.
Un bacione dal vostro amico Dario Moccia!




sabato 17 novembre 2012

Benvenuti!

Ciao bimbi!
Oltre al canale Youtube e oltre ai miei contatti Facebook e Twitter che vengono depredati dalle vostre piccole manine vogliose di stalkerizzare, ho deciso di aprire questo blog.
"Perchè? Per cosa? Cosa ci farai? Di quali argomenti tratterai? Cosa ne pensi di Naruto?"
Questo blog nasce da un esigenza: sempre più persone mi chiedono di realizzare un video sul loro fumetto/film d'animazione/serie animata preferito/a, e siete sempre in tantissimi a chiedermi opinioni su prodotti che devono uscire o che magari sono appena usciti; ovviamente però non ce la faccio a rispondere a tutti e tanto meno non riesco a realizzare un video per ogni argomento che mi chiedete di trattare.
Ed eccoci arrivati al punto! In questo blog scriverò articoli inerenti alla sempre amata nerd cultura, darò le mie opinioni su quello che mi avete sempre chiesto e parlerò di cose che si mi piacciono, ma che assolutamente non meritano un video tutto per se. Certo...dovrete sbattervi un po' di più a leggere le mie cagate ma in questo modo tutti saranno contenti ed io mi divertirò come un matto.
Un bacione dal vostro amico Dario Moccia!